Smartphone pieghevoli, da qualche tempo si sta parlando dell’uscita di dispositivi che adotteranno una tecnologia da schermo “molle” che permetterà a questo di piegarsi senza problemi e chiudersi a conchiglia.
Ma è veramente una tecnologia utile come sembra? Per molti aspetti questa novità può essere un buco nell’acqua. La storia parla chiaro, con cellulari che hanno portato sul mercato delle incredibili novità che presto sono scomparse nel nulla.
Ricordiamo alcuni validi esempi di come creare un cellulare con un eccessiva “novità” abbia portato solo “problemi”.
Yotaphone
Si tratta d’uno Smartphone con doppio schermo, uno normale ed uno monocromatico per controllare le notifiche e risparmiare batteria. Inizialmente c’è stato il Boom anche se solo pubblicitario, molti, però, hanno inteso male il prodotto e hanno dimenticato di specificare che il secondo schermo è basato su E-Ink (uno schermo come quello degli Amazon Paperwhite).
Rimosso questo piccolo incidente, lo Yotaphone non ha mai venduto in maniera soddisfacente – soprattutto nell’area che interessa di più a noi (Europa).
Sony Tablet P
Andando ancora più indietro con altri prodotti più “innovativi” vogliamo ricordare il Sony Tablet P: si tratta d’un tablet che s’apre un po’ come il Nintendo 3DS. Come tale, la divisione fra i due schermi è massiva e scomoda.
L’idea, anche in questo caso, non è mai decollata davvero ed è al giorno d’oggi questo della Sony è un prodotto quasi dimenticato(ammesso che qualcuno lo abbia conosciuto).
Perfino la Motorola era riuscita nell’intento di creare qualcosa di unico nel genere, con il Droid: un cellulare che invece di chiudersi a conchiglia, utilizza una slitta con tanto di tastiera per funzionare.
Motorola Aura
Parlando proprio della Motorola e andando ancora più indietro nel tempo vogliamo ricordare il Motorola Aura. Questo cellulare aveva (ovvio) una particolarità: poteva essere ruotato per mostrare la tastiera, e lo schermo tondo. Nonostante l’effetto carino che abbia, non ha davvero avuto un grandissimo successo al confronto di altri cellulari come ad esempio quello della Nokia che ha usato il tipico meccanismo a “bacchetta” per un bel po’.
Tutti questi esempi per dire che, nonostante un design o una tecnologia può apparire innovativa, ha l’alto rischio di non essere veramente utile come appare in teoria.
Il punto, però, è come verrà applicata. Ad esempio, questa tecnologia può dare apertura ad altri tipi di cellulari, non solo ad apertura e chiusura a conchiglia: anche Smartphones che possono chiudersi a braccialetto, quella può essere forse un’idea migliore. Staremo a vedere.
Voi che ci dite? Credete sia una tecnologia utile o solo un altro buco nell’acqua?
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