Traffico non valido su Adsense: come risolvere? La soluzione [GUIDA]

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Siete alla ricerca di una soluzione valida per risolvere il problema che si verifica ogni mese sul vostro account AdSense? Stiamo parlando del traffico non valido che viene detratto dai vostri guadagni quando arriva il giorno di pagamento da parte del servizio Google AdSense. Cerchiamo di capire come mai avviene questo problema e come risolvere, visto che si rischia il BAN dal sistema di monetizzazione di BigG.

Cosa significa traffico non valido su AdSense

Il traffico non valido (su adsense viene descritto dalla voce traffico non valido – adsense per i contenuti) è costituito da clic o impressioni che possono incrementare artificialmente i costi di un inserzionista o le entrate di un publisher e include sia le attività intenzionalmente fraudolente che i clic involontari.

Google nelle proprie linee guida scrive: “Siamo consapevoli che terze parti possono generare traffico non valido sui tuoi annunci senza la tua autorizzazione o a tua insaputa. Tuttavia, in quanto publisher, sei responsabile di garantire la validità del traffico sui tuoi annunci”.

Insomma, da un lato Google ammette che c’è un problema e potresti non essere tu ad averlo generato, ma dall’altro dice che bisogna provvedere ad aggiustarlo, altrimenti si rischia il ban e non si torna più indietro.

Come risolvere il traffico non valido su AdSense

Dopo una breve introduzione su cosa significa traffico non valido veniamo al motivo per il quale abbiamo deciso di scrivere questo articolo: la soluzione al problema.

Per cercare di capire il problema avete bisogno di alcuni strumenti:

  • Google Analytics (è il tool di Google che serve a tracciare le visite di un sito web).
  • File dei log (i file .log che generano tutti i servizi di hosting).
  • Collegamento tra Analytics e AdSense.

Sono pre-requisiti piuttosto facili da avere per chi è in possesso di un sito web. Google analytics, il file dei log del server e un collegamento tra i due servizi di Google, Analytics e AdSense.

Su quest’ultimo punto vogliamo soffermarci, visto che probabilmente molti di voi non hanno questo tipo di collegamento. Come farlo? Semplice. Vi illustriamo i passaggi.

  1. Accedete a Google Analytics
  2. Recatevi nella scheda Amministrazione nella parte superiore della pagina.
  3. Nella colonna “Proprietà”, selezionate la proprietà Analytics da collegare e fai clic su Collegamento di AdSense.
  4. Nella pagina “Collegamento di AdSense”, fate clic su + Nuovo collegamento AdSense.
  5. Selezionate la proprietà AdSense da collegare alla vostra proprietà Analytics.
  6. Fate click su Continua.
  7. Selezionate le viste Analytics in cui desiderate rendere disponibili i dati AdSense.
  8. Fate clic su Attiva collegamento.
  9. Fate clic su Fine.
  10. I vostri account AdSense e Analytics sono ora collegati.

Traffico non valido, come individuarlo su Google Analytics

Recatevi su analytics –> Comportamento –> Publisher –> Pagine del publisher e ordinate i risultati per colonna, precisamente per quella chiamata “ctr del publisher“. In questo modo riuscirete a capire in maniera molto semplice le pagine che hanno un ctr troppo elevato (sopra il 100% è sospetto per intenderci) e che probabilmente sono vittime di click bombing da bot, persone o software malevoli.

Adesso avete bisogno dei log del server. Aprite i log e andate a cercare gli accessi alle pagine con ctr elevatissimo (quelle che avete trovato su Analytics per intenderci).

Adesso verificate se ci sono degli indirizzi ip che accedono in modo ricorrente su quelle pagine. Quasi sicuramente troverete qualche ip anomalo. ATTENZIONE, verificate che quell’ip non sia di Google.

Una volta trovato l’ip (spesso ne sono più di uno e fanno parte della stessa ‘famiglia’) bloccatelo o da htaccess o, meglio ancora, da c-panel, se il vostro server ha questo tipo di configurazione.

Siete riusciti a risolvere il problema? Avete individuato gli ip “malevoli”? Siamo a disposizione per aiutarvi, lasciate un commento qui subito sotto a questo articolo e vi risponderemo al più presto.


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CEO e fondatore del sito Chiccheinformatiche. Appassionato da anni all’informatica, è un programmatore esperto con la passione per le novità e gli aggiornamenti. Diplomato presso l’ITIS, vanta la realizzazione di software e applicazioni per computer e dispositivi mobili. Con una comprovata esperienza nell’ambito dei sistemi di rete, è esperto anche in hardware e installazioni di network. Oltre all’informatica ha un’altra grande passione, il calcio, che coltiva allenando una squadra di categoria dilettante con enormi soddisfazioni.

5 Commenti

  1. Ciao Vito, come fai a riconoscere un ip malevolo? Ad esempio supponiamo che da Analytics, in data 9/9/2020, vedo che per la url “/url-esempio” è indicata 1 impression del publisher e 5 clic. Percentuale 500%. Vado sull’access log le 9/9/2020 che quella pagina “/url-esempio” è stata chiamata 40 volte, da 15 ip diversi.
    Cosa posso dedurre? Come faccio a stabilire se sono ip malevoli?

      • c’è qualcosa che non torna però. In uno dei controlli che sto facendo trovo una pagina che appare con un CTR del publisher del 300%. cerco allora gli indirizzi ip e trovo solo googlebot. Cosa può voler dire? E’ googlebot che click sugli annunci di adsense?

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