Linda escile, uno scherzo che si trasforma in un incubo | Facebook

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Tutta colpa del pulsante SHARE (condividi) di facebook potremmo dire. Si perchè un semplice scherzo tra compagne della stessa classe(perchè alla fine è di quello che si tratta) si sta trasformando in un “incubo” per una ragazzina di 16 anni.

Il filmato in cui lei mostra il seno, girato in una palestra, ha fatto il giro di Facebook e di tutti i social network

I genitori della ragazzina hanno cosi deciso di risolversi alla Polizia Postale per far rimuovere il video. Il video, come già accaduto in altri episodi simili, ha fatto rapidamente il giro della rete con migliaia e migliaia di condivisioni.

Probabilmente s’è trattato solo di uno scherzo tra amiche: una delle due invita la 16enne a mostrare il seno e l’altra l’asseconda mentre fanno la doccia insieme.

La popolarità del video è dovuta anche all’hashtag ormai divenuto celebre su tutti i social network: quel famoso hashtag #escile che ha reso famosa la modella slovacca Lucia Javorcekova e che poi è stato ripreso mesi dopo da alcune studentesse universitarie

L’hashtag, nel caso della modella slovacca, inizio a spopolare a fine 2015 quando la pagina FacebookCommenti Memorabili” lanciò la petizione #escile rivolta ad alcune celebrità internazionali come la modella americana Emily Ratajkowski e quella slovacca Lucia Javorcekova.

La prima non accettò la sfida, mentre la seconda mostro il seno ai fan italiani della community in una foto pubblicata sul suo profilo Facebook, scatenando la gioia di quest’ultimi ma anche la rimozione temporanea del profilo Facebook della modella da parte di Facebook.

Anche il celebre programma ‘Le Iene’ trattò l’argomento

La situazione, nel caso delle ragazzine, come spesso accade in questi casi, è sfuggita di mano. Su facebook sono nate addirittura delle pagine. Le indagini in corso potrebbero riguardare tutti coloro che sono entrati in possesso del video e che l’hanno, a loro volta, rilanciato nella rete.

Anche gli sciacalli, come sempre in agguato in questi casi, entrano in gioco. E’ caccia al video e si trovano numerosi fake in giro, a volte anche qualche virus. Il nostro consiglio è: NON CERCATELO!

A volte non si considera, purtroppo, la potenza della rete e la possibilità di far diventare virale una notizia, un video o una immagine. Ed invece è proprio cosi, basta una condivisione a scatenare tutto questo.

Attenzione a ciò che pubblicate e ciò che riprendete, spesso si può incorrere anche in denunce!


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CEO e fondatore del sito Chiccheinformatiche. Appassionato da anni all’informatica, è un programmatore esperto con la passione per le novità e gli aggiornamenti. Diplomato presso l’ITIS, vanta la realizzazione di software e applicazioni per computer e dispositivi mobili. Con una comprovata esperienza nell’ambito dei sistemi di rete, è esperto anche in hardware e installazioni di network. Oltre all’informatica ha un’altra grande passione, il calcio, che coltiva allenando una squadra di categoria dilettante con enormi soddisfazioni.

4 Commenti

  1. Gentile Sig. Savino,

    sono pienamente dalla sua parte quando ritiene quello che è accaduto: « un semplice scherzo tra compagne della stessa classe perché alla fine è di quello che si tratta ».
    E qui tutto dovrebbe finire per me.

    Ciò che mi ha portato a chiedere di togliere il Suo articolo come ho fatto per altri sparsi nella rete, non è strettamente legato ai contenuti degli stessi ma alla loro esistenza in internet.
    Se provassi ad immedesimarmi nella ragazza e nei suoi genitori, conscio già di quello che sta girando tramite i cellulari, non vorrei assolutamente si aggiungessero anche internet, i social, la TV e i quotidiani nel contribuire a rendere nota la vicenda. Anche se c’è un intento educativo nel farlo.
    Causerebbero in primis il perdurare e l’ulteriore diffusione della notizia sui vari livelli dell’informazione, con l’avvento poi di nuovi sciacalli in aggiunta a quelli già esistenti.

    E’ un peso troppo grande per una ragazza di quella età che può ferirla profondamente.
    Non è giusto pagare in questo modo per rendersi conto delle proprie cavolate, tanto più se sono ragazzate. Non lo vorrebbe nessuno.
    Se tempo addietro una stupidaggine simile moriva nel proprio paesino, adesso diventa uno tsunami perpetuo.

    Ritengo quindi sia doveroso e il minimo provare ad aiutare chi subisce questo trattamento semplicemente ignorando la notizia soprattutto se si è in possesso dei mezzi per riverberarla.

    Non sono un familiare. Sono un ragazzo come tanti, che come tanti si diverte e fa le sue sacrosante cavolate.

    Grazie per avermi dato l’occasione di esprimere quello che penso.

    • Ciao Luca, sono d’accordo. Il problema è che ne hanno parlato anche le TV in alcuni casi. Noi proprio per questo motivo abbiamo fatto l’articolo, per dire di non cercare il video come avrai visto.

  2. Cit:- Il nostro consiglio è: NON CERCATELO! -. Il mio consiglio all’autore di questo articolo è: CANCELLALO! E’ la cosa più giusta da fare.

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