Tutti (o quasi) sappiamo ciò che è successo a questo modello di Galaxy Note rilasciato nel 2016 e poi ritirato da Samsung(esplosione di alcuni dispositivi). Esattamente un mese fa, dopo delle ricerche interne da parte dell’azienda, arrivava la conferma da parte della casa Sudcoreana che l’esplosione del Galaxy Note 7 avveniva a causa di batterie difettose.
Il fallimento del Note 7 ha causato molte perdite a Samsung sia in termini strettamente economici sia come immagine aziendale.
Adesso sembra che ci possa essere un “ritorno” in una versione “ricondizionata” del prodotto. A dirlo è il sito coreano Hankyung.com
Stando a quanto riportato dal portale Samsung avrebbe intenzione di sostituire le batterie dello smartphone da 3500 mAh con batterie meno capienti, con capacità dai 3000 ai 3200 mAh.
Ci sarebbe anche una rivisitazione (seppur leggera) del case, evitando così qualsiasi tipo di nuova esplosione dello smartphone
L’intera componentistica, invece, dovrebbe essere riutilizzata senza ritocchi.
Questa versione, stando sempre alle indiscrezioni del sito, non dovrebbe essere disponibile sui mercati principali d’Europa e Stati Uniti, bensì su alcuni di quelli asiatici emergenti, tipo Vietnam e India, probabilmente a un prezzo molto molto competitivo
Samsung ha assicurato di aver ritirato ormai circa il 98% delle unità di Note 7 in circolazione, per cui dovrebbe smaltire più di 2 milioni e mezzo di dispositivi attualmente inutilizzati.
Riteniamo che questa possa essere una mossa che aiuterebbe il colosso sudcoreana a risolvere almeno due grossi problemi:
- rientrare, anche solo in parte, dei costi di produzione di tutte le unità rimaste invendute o ritirate dal mercato
- fornire una risposta all’enorme problema ambientale che rappresenta il riciclo di tanti milioni di smartphone in una sola volta.
Voi che ne pensate? Suicidio o buona idea?
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