Facebook è molto più di un social network. Il 63% di coloro che lo utilizzano considerano il social una fonte d’informazione importante anche se da prendere con le pinze perchè non sempre da notizie vere: vedi le bufale ad esempio!
Secondo i risultati di uno studio condotto dal Pew Research Center quasi un quarto degli utenti Facebook nati tra il 1980 e il 2000 afferma che circa la metà dei post che vede su Facebook parlano di politica.
E questo vale soprattutto per gli Stati Uniti. Uno studio del 2015 ha rilevato che negli USA quasi la metà di chi usa Facebook e ha meno di 35 anni lo considera uno strumento fondamentale per informarsi.
Secondo quanto riportato dalla giornale online Quartz però, il social di Zuckerberg viene utilizzato per leggere notizie ma non gode di grande fiducia, anzi la ricerca pubblicata a gennaio dalla società di consulenza Prophet registra Facebook al 200° posto su quattrocento nella classifica delle aziende degne di fiducia.
Come se non bastasse, il giornale Gizmodo ha accusato Facebook di eliminare dalla sezione degli argomenti di tendenza le notizie sui candidati e le iniziative del partito conservatore americano.
Una lettera inviata a Facebook dal comitato sul commercio del senato ha chiesto alla società di spiegare come gestisce i contenuti. Ovviamente Facebook ha negato di fare “preferenze’.
Anche se il social network non ha intenti giornalistici, e quindi non ha alcun senso aspettarsi che rispetti le regole del giornalismo, è comunque corretto che (come fanno anche le altre aziende del settore) riveli come funziona il suo algoritmo di pubblicazione dei contenuti.
Questo aumenterebbe il credito di cui gode l’azienda sicuramente!
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