Il formato MP3 è davvero morto?

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mp3 music

Come ascoltavamo musica 20 anni fa? Con i CD musicali, con un formato chiamato LPCM. Alcuni convertivano (chi meglio e chi peggio) il tutto in WAV. Ma poi è arrivato l’MP3,e finalmente, l’audio è diventato molto più facile da condividere ed ascoltare. Eppure si dice che stia per morire.

Molti sanno cos’è il file Mp3, ma nessuno si è mai chiesto da dove è nato questo formato in particolare. E’ il frutto di numerosi studi ed algoritmi effettuati dal Moving Picture Experts Group (MPEG…dice niente?) per fare in modo di poter riprodurre audio e video attraverso un formato comune.

Insieme ovviamente al formato MPEG 1, 2, 3 e 4, questo formato audio è rimasto più o meno così com’è uscito dai tempi del lontano (ma non così tanto) 1993. La sua qualità sonora è famosa per il bitrate: più è alto, minore è la perdita di qualità. Inoltre, è possibile contenere tracce d’alta qualità in spazi veramente ristretti.

Da dove è nata la teoria che il formato MP3 sta morendo?

Usare il formato MP3 in programmi e media di vario tipo comporta l’acquisto d’una piccola licenza. Essendo stato brevettato, potete immaginare l’enorme quantità di denaro che s’è creata per lettori multimediali ed altri tipi di riproduzione audio.

Fortunatamente, il proprietario effettivo – il Fraunhofer Society – ha usato i guadagni per finanziare ricerche di vario tipo, tutte per beneficio dell’umanità.

Ma non tutti i brevetti durano per sempre. Alla fine del 2012, l’MP3 non è stato rinnovato per il brevetto in Europa…e il suo turno è toccato alla fine dell’Aprile di quest’anno in America. Il Fraunhofer Society ha annunciato così alla stampa che “la necessità di rinnovare il brevetto è inutile, esistono formati audio più efficienti al giorno d’oggi”.

Questo ha dato il via alla voce che il formato andrà a sparire, così com’è successo con il WAV e formati simili durante gli anni.

La verità, però, è un’altra: in realtà questo significa che non bisogna più pagare una licenza per creare apparati audio e programmi che sfrutteranno il formato MP3. Lo stesso potrà essere esaminato, analizzato e magari anche migliorato.

Molti programmi usciranno con la compatibilità MP3 già inclusa (ad esempio, Audacity richiedeva il download separato d’un DLL per esportare in MP3).

E’ vero che l’MP3 è vecchiotto per quel che riguarda la qualità audio. L’Apple utilizza l’AAC e il formato FLAC è l’assoluto picco della qualità audio. Del resto, è ancora molto versatile e ai suoi più alti livelli di qualità può offrire un audio che molti riterranno sicuramente perfetto.

Probabilmente anche gli altri alla fine convergeranno sul formato utilizzato da Apple, ma ciò è ancora prematuro!


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CEO e fondatore del sito Chiccheinformatiche. Appassionato da anni all’informatica, è un programmatore esperto con la passione per le novità e gli aggiornamenti. Diplomato presso l’ITIS, vanta la realizzazione di software e applicazioni per computer e dispositivi mobili. Con una comprovata esperienza nell’ambito dei sistemi di rete, è esperto anche in hardware e installazioni di network. Oltre all’informatica ha un’altra grande passione, il calcio, che coltiva allenando una squadra di categoria dilettante con enormi soddisfazioni.

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