Un portatile consuma molto di meno rispetto ad un Computer fisso. Circa il 65% di meno, a seconda del portatile (fino al 75% in altri casi!). Uno Smartphone consuma molto di meno rispetto ad un portatile (ha solo bisogno di 5 volt per ricaricarsi!).
Questo è un dubbio comune: ma se teniamo il nostro portatile spento e l’alimentatore attaccato, questo continua ad alimentare il PC a pieno regime, e per questo motivo consuma sempre corrente? Stessa cosa per uno Smartphone: se teniamo attaccato l’alimentatore ma il cellulare non sta ricaricando, questo sta sempre consumando elettricità?
Ecco una piccola curiosità sui tempi nostri: tutto evolve. Negli anni vasti metodi per il risparmio energetico sono stati utilizzati per rendere la nostra vita più facile e comoda.
Questo è anche il caso degli alimentatori per Notebook e Smartphone.
Uno degli esempi più particolari arriva dall’Apple: è stata la prima, anni ed anni fa (si parla del 2006!) a fornire ad uno dei suoi MacBook un alimentatore intelligente.
Questo alimentatore aveva lo scopo di andare in “Ibernazione” quando questo rilevava che il portatile era spento o staccato. L’energia utilizzata passava perciò al di sotto del singolo watt, solo per tenere l’alimentatore sveglio ed eventualmente tenere il LED verde acceso.
Stessa cosa riguarda più o meno il 90% degli alimentatori di tutti i portatili al giorno d’oggi, compresi gli alimentatori per Smartphone.
Da escludere sono naturalmente gli alimentatori compatibili che non hanno uno switch intelligente o sono veramente economici: quelli infatti non passano ad uno stato di riposo quando viene rilevato il distacco del dispositivo.
Tutti gli alimentatori di qualità o forniti originalmente con il prodotto smettono di consumare elettricità quando questi rilevano che il dispositivo non c’è più o è spento.
Alcuni di loro inoltre passano ad un alimentazione con un voltaggio minore quando la batteria è quasi o oltre il 90%, così da conservare meglio la batteria e ovviamente consumare meno elettricità
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