Dipendenti Google: petizione contro le forze dell’ordine

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Google spy

I dipendenti di Google, nello specifico un numero complessivo di 1600 persone, ha firmato negli USA una petizione. Tale documento è volto ad impedire al colosso Big G di vendere prodotti tecnologici alle forze dell’ordine statunitensi. La motivazione come si legge nella petizione è dovuta a quanto sta accadendo nel Paese, per quello che i dipendenti ritengono un atteggiamento palesemente razzista da parte della polizia. Entriamo nel dettaglio della notizia per comprendere meglio questa situazione.

Dipendenti Google contro il razzismo

I 1.600 impiegati di Google che hanno firmato la petizione, hanno poi fatto pervenire la stessa al Ceo Sundar Pichai. Con questo documento hanno formalmente richiesto che la compagnia sospenda la vendita di tecnologia alle forze di polizia statunitensi. Nella lettera che è stata indirizzata a Pichai, si legge quanto segue:

“Il retaggio razzista della polizia negli Stati Uniti risale alle sue radici, quando le forze di polizia sono emerse per proteggere la ricchezza ottenuta dalla schiavitù e dal genocidio”.

Parole forti dunque che arrivano dai dipendenti di Google, quantomeno da 1600 teste che hanno scelto di mettersi in gioco per accendere i riflettori su una delle piaghe più dolorose che affligge il pianeta, ovvero il razzismo. Sebbene non si possa sempre trovare una ragione razzista nelle azioni che si compiono nella vita di tutti i giorni, è una cosa buona quella di non chiudere gli occhi verso un problema molto serio come questo.

Nella lettera gli impiegati di Google hanno proseguito dicendo:

“Abbiamo una lunga strada da percorrere per affrontare la piena eredità del razzismo ma, per cominciare, non dovremmo trarre profitto dalla polizia razzista, dunque, è lecito smettere di rendere disponibile la nostra tecnologia alle forze di polizia”.

Chiaramente si tratta di una scelta molto forte da parte dei dipendenti di quello che ad oggi è certamente il principale motore di ricerca del web. Oltre a questo, Google da molto tempo ha scelto la strada della realizzazione e della vendita di prodotti propri, con successo decisamente elevato.

E ovvio che episodi sporadici non possono andare a incidere su quello che poi è l’operato complessivo delle forze dell’ordine, che hanno al loro interno persone di spessore sia etico che morale, e alle quali non possiamo far pagare il peso di errori fatti dai singoli. E’ però importante che si alzi la voce verso il razzismo in generale, perché nonostante siamo giunti nel terzo millennio ancora si sente parlare di diversità, quando invece dobbiamo cominciare a capire che siamo tutti uguali e sotto lo stesso cielo.


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