Sentenza storica avvenuta in Danimarca qualche giorno fa. Il tribunale, infatti, ha riconosciuto illegale il servizio Convert2MP3. Cerchiamo di capire le motivazioni e qualche informazione in più circa il servizio offerto da questo sito web.
Cos’è Convert2MP3
Per tutti quelli che non conoscono ancora questo sito web, Convert 2 MP3, è un sito internet che consente di trasformare qualsiasi video di piattaforme di streaming(tra cui ad esempio il famosissimo YouTube) in file in formato MP3 (tracce audio per intenderci). Anche se lo scopo principale di questo sito è “solo” quello estrarre audio dai video, viene logicamente utilizzato da tutti per un altro fine, quello della pirateria musicale.
Il sito, infatti, per lo più, viene utilizzato dagli utenti per prelevare la traccia audio dai video su YouTube e altre piattaforme simili, effettuare quindi una sorta di mp3 converter (conversione) del video da MP4 a Mp3.
La decisione del tribunale Danese
In Danimarca, quindi, il tribunale ha riconosciuto l’illegalità del portale e ne ha ordinato la sospensione ed il conseguente oscuramento solo per questa nazione. Blocco che potrebbe essere facilmente superato dagli utenti danesi tramite l’utilizzo di un DNS.
Detto questo, però, si tratta di una sentenza che può definirsi “storica” visto che fino ad oggi non c’erano mai state sentenze contro servizi di stream-ripping.
La denuncia verso il portale è stata fatta dalla società per la protezione dei diritti d’autore sul Web Rights Alliance. Questa ha chiaramente agito per conto delle realtà locali interessate.
Il futuro di Convert2MP3
Potrebbero esserci ripercussioni (anche su altre nazioni) tali da portare questo portale alla definitiva chiusura in tutto il mondo?
Il dubbio sorge, anche perché, probabilmente adesso, anche altre società che si occupano di difendere i diritti d’autore potrebbero, a seguito della sentenza, cercare di rivalersi verso il portale e chiederne la definitiva chiusura.
Che ne pensate?
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Siamo sempre alle solite, la storia dei diritti, per me hanno ragione, questi servizi andrebbero pagati, il problema e’ che gli utenti non vogliono tirare fuori neanche 1 centesimo, alla fine si arrivera’ alla chiusura totale di questi siti.
Non sono d’accordo nel bloccare un servizio come questo, ma capisco la problematica dei diritti d’autore. Si potrebbe far pagare questo servizio con una specie di abbonamento per le persone che ne fanno un uso notevole…