Si chiama “cash trapping” ed è la nuova frontiera che i criminali usano per il furto mediante la manomissione degli sportelli bancomat. Lo strumento adoperato dai malviventi, infatti, fa sì che nello sportellino di distribuzione delle banconote non compaia alcuna alterazione.
Gli utenti che come al solito si apprestano a effettuare un prelievo possono materialmente concludere la loro operazione sino alla fase “Operazione completata/importo erogato”, ma di fatto le banconote, grazie alla placca metallica, rimangono intrappolate nello sportellino all’insaputa del cliente, che imputando il disguido a un presunto guasto tecnico, si allontana con l’intento di reclamare il disservizio alla banca che fornisce lo sportello
Una volta allontanatosi i contanti finiscono in mano ai malviventi.
I due `maghi´ del cash trapping, entrambi romeni, sono stati arrestati dai carabinieri di Torino in flagranza di reato dopo che nelle ultime settimane erano state sporte decine di denunce.
Gli investigatori sospettano che facciano parte di un’organizzazione attiva su tutto il territorio nazionale.
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