Bollettino Casellario Unico Telematico Imprese, cos’è? va pagato?

Il mese di Giugno è periodo di pagamento tasse per le aziende e proprio in questo contesto si inseriscono delle pseudo-aziende che cercano di vendervi un abbonamento ad un fantomatico Casellario Unico Telematico Imprese spacciandolo per una tassa da corrispondere alla camera di commercio.

Sono migliaia le persone che possiedono una PIVA che in questi mesi stanno ricevendo questo tipo di bollettino postale. Cerchiamo di capire in questo articolo cos’è, di cosa si tratta e soprattutto se dobbiamo pagarlo o meno visto che si parla di circa 300 euro.

Ecco come si presenta il bollettivo(facsimile):

Casellario Unico Telematico Imprese: Cos’è? va Pagato?

La domanda che molti si pongono è proprio il quesito che ci siamo posti anche noi. E’ una ulteriore tassa da pagare che il mio commercialista aveva omesso di dirmi? La risposta è ASSOLUTAMENTE NO, NON E’ UNA TASSA.

A dare una risposta chiara e netta ci ha pensato proprio la Camera di Commercio, ecco cosa si legge sul sito ufficiale:

A seguito di varie segnalazioni pervenuteci, si segnala che il bollettino è relativo a proposte commerciale di servizi “pubblicitari” e le Camere di commercio sono del tutto estranee a questa iniziativa; tali iniziative NON riguardano nessun adempimento della Camera di Commercio, il loro pagamento NON è obbligatorio e il pagamento di questo bollettino NON SOSTITUISCE in alcun modo il pagamento del diritto camerale dovuto per legge.

Insomma, sembra chiaro che il tentativo è quello di indurci in inganno e farci pagare questo bollettino spacciandolo per una tassa dovuta in quanto possessori di una partita iva.

Anche l’AgCom(L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni) si è interessata a questo tipo di attività ed a gennaio 2017 ha deliberato che:

a) che la pratica commerciale descritta al punto II del presente provvedimento, posta in essere dal Sig. XXXXXX, titolare dell’impresa individuale Casellario Unico Telematico Imprese di XXXXXX, costituisce, per le ragioni e nei limiti esposti in motivazione, una pratica commerciale scorretta ai sensi degli artt. 20, 24, 25, comma 1, lettera d), e 26, comma 1, lettera f), del Codice del Consumo, e ne vieta la diffusione o continuazione;

b) di irrogare al Sig. XXXXXX, titolare dell’impresa individuale Casellario Unico Telematico Imprese di XXXXX, una sanzione amministrativa pecuniaria di 50.000 € (cinquantamila euro).

La sanzione amministrativa irrogata deve essere pagata entro il termine di trenta giorni dalla notificazione del presente provvedimento, utilizzando i codici tributo indicati nell’allegato modello F24 con elementi identificativi, di cui al Decreto Legislativo n. 241/1997.

Per leggere tutte le info a riguardo vi rimandiamo direttamente al file PDF presente sul sito dell’AGCOM.

La nostra raccomandazione è sempre la stessa, cercate prima su internet le notizie e documentatevi. Non pagate cosi a casaccio servizi che non vi serviranno a nulla. Semmai, chiedete sempre al vostro commercialista il da farsi!

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